Home > Percorsi cronologici e tematici > C - Scavi archeologici svolti nell'area di Castel Seprio > Ceramiche bassomedievali e rinascimentali

Ceramiche bassomedievali e rinascimentali

Negli scavi che hanno interessato il complesso del Conventino di San Giovanni è stata riscontrata una discontinuità temporale, poichè da livelli con fondazioni di preesistenti edifici tardoantichi-altomedievali si passa alle fasi tardo e postmedievali del monastero. La storia di questo è poco conosciuta, essendo documentato solamente che, dopo essere stato convento dei Francescani di Gallarate, agli inizi del Seicento ospitava solo un frate ascensionista con un novizio.
Le ceramiche rinvenute sono poco probanti per precisare la cronologia della fondazione, comprendendo soltanto qualche sporadico frammento dei tipi graffiti quattrocenteschi, oltretutto rinvenuto in depositi più recenti, mentre la quasi totalità è databile alla metà e seconda metà del XVI secolo e risulta collegabile alla fase di ampliamento della chiesa verso ovest.
I reperti del Conventino infatti forniscono un quadro delle ceramiche usate dai Francescani nel Cinquecento. Con l’eccezione di una pentola a paiolo e di un microvasetto probabilmente per unguenti, semplicemente invetriati, si tratta di stoviglie da tavola ingobbiate di varie tipologie: graffite a punta o a stecca monocrome brune o policrome, semplici ingobbiate brune e ingobbiate con decorazione dipinta del tipo imitante le maioliche.
Quest’ultimo tipo, che comprende un raro esemplare di saliera, costituisce le stoviglie più fini, probabilmente importate dalla Lombardia meridionale.
Le graffite sono di qualità inferiore, a parte una tazza baccellata bruna decorata su tutte le superfici, e in gran parte dovevano provenire da manifatture vicine.
L’abbondanza di recipienti bruni è tipica delle comunità monastiche lombarde dell’epoca.

Siti collegati

7

7

Sala VII, Italia, Lombardia, Varese