Parco Archeologico ed Antiquarium di Castelseprio

L'allestimento dell'Antiquarium all'interno del Parco Archeologico di Castelseprio rappresenta una tappa fondamentale nel progressivo e costante impegno, da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, per la salvaguardia e per la valorizzazione di questo importantissimo sito, candidato all'inserimento nella lista Unesco al patrimonio culturale dell'Umanità.

Lo spazio per l'allestimento è stato ricavato nel Conventino di S. Giovanni, edificio di impianto tardo trecentesco, che è stato oggetto di un'accurata operazione di restauro, volta a contemperare la  salvaguardia dell'impianto monastico (edificio di culto e mensa) e la nuova finalità d'uso.

L'allestimento è finalizzato all'esposizione di una selezione di reperti archeologici particolarmente significativi, recuperati nell'area da numerose campagne di ricerca e selezionati in modo da facilitare la comprensione della lunga e complessa vicenda storica di Castelseprio.

L'esposizione raccoglie ed ordina cronologicamente le tappe storiche più significative, le testimonianze archeologiche della lunga vita del sito, dalla preistoria all'età moderna.

Il percorso inizia con un grande plastico dedicato alla ricostruzione dell'assetto morfologico e topografico del sito e ad illustrare, negli elementi essenziali, l'assetto di tipo urbano delcastrum.

I pannelli didattici si caratterizzano per la ricchezza dell'apparato iconografico, composto sia da disegni ricostruttivi che da riproduzioni di opere d'arte cronologicamente pertinenti (miniature, rilievi, pitture etc.), che rendono immediatamente comprensibili i reperti esposti.

Il posizionamento degli espositori e dei materiali, addossati alle pareti, è funzionale, non solo agli scopi didattici dell'esposizione, ma anche alla valorizzazione dell'edificio che la ospita, delle cui strutture e decorazione pittorica è garantita la piena fruizione.

L'illuminazione d'ambiente è data da lampade alogene (tubolari, faretti, a piedistallo) o da lampade fluorescenti (a sospensione); quella di accento è data da lampade alogene; mentre l'illuminazione interna alle vetrine è affidata a led o a fibre ottiche.

Per quanto riguarda i supporti multimediali, ci sono videoproiezioni disponibili all'info point,mentre è in corso di allestimento una postazione con touchscreen e DVD. Un dispositivo progettato per la consultazione da parte delle scolaresche.

Progettisti: Guiducci e Mercandelli Architetti Associati (primo lotto di lavori); Francesco Curcio della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia (secondo lotto di lavori).

Progetto tecnico-scientifico: Angela Surace - P.M. De Marchi, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, in collaborazione con Luca Villa.

Vetrine: Astarte di Desenzano (BS).

Allestimento e pannelli didattici: Edizioni ET di Milano; Nuova Choròs di Milano.

Plastico: Leone Collia di Brescia.

L'allestimento del museo è stato preceduto da un'accurata revisione dei depositi dei materiali restituiti dagli scavi nell'area e da un'attenta ricognizione di documentazione conservata presso altri enti pubblici (Archivio di Stato, Civiche Raccolte Archeologiche e d'Arte di Milano).

Il restauro dell'edificio storico ospitante il museo non ha potuto prescindere da indagini archeologiche ed archeometriche preliminari agli interventi di consolidamento dei materiali costruttivi. Le ricerche condotte hanno permesso di mettere in luce un ambiente relativo ad un edificio preesistente all'attuale, che ne ricalca parzialmente l'impianto. Tale edificio, situato a -3,50 m dall'odierno piano di campagna, conserva tracce di aperture destinate al trasporto di merci, un pozzo e uno scarico di ceramica monastica rinascimentale. Il percorso museale si è, quindi, modellato anche su tali preesistenze, valorizzate e rese fruibili in quanto rappresentative delle ultime fasi di frequentazione dell'area. Nell'ottica di sottolineare la ricca stratificazione del pianoro su cui sorse il castrum tra V e VI secolo, è stato elaborato anche il percorso museale.

Le attività di consolidamento e restauro, della struttura edilizia e degli affreschi, e gli scavi archeologici preliminari si sono svolti tra il 2005 e il 2008; mentre la progettazione e la realizzazione dell'allestimento risalgono al 2008-2009.